Da TermoliOnline.it
Lealtà, fierezza, amore per il proprio paese e servizio verso il prossimo. Queste sono le parole che descrivono meglio la figura di Luigi Berchicci, medico, politico e fondatore del Lions club host di Termoli.
Berchicci era originario del piccolo centro di Palata e proprio la sua amata cittadina ha voluto rendergli omaggio, ad un anno dalla sua morte, con l’inaugurazione di una targa commemorativa posta sulle mura della sua casa natia. Medico stimatissimo in paese, esponente storico della Democrazia Cristiana e sindaco dal ’55 al ’60, Berchicci ha contribuito a portare lustro a Palata con il suo operato presente e silenzioso. Esemplari sono state le parole di don Elio Benedetto che, durante l’omelia della messa di suffragio, ha detto a chiare lettere: «Il dottore era una persona esemplare: disponibile giorno e notte, e per tutti. È stato l’esempio cristiano in politica e nel lavoro, un faro orientatore per l’intera comunità, sempre puntuale nella vita di parrocchia e di una generosità senza pari».
Il ricordo del dottor Berchicci si inserisce anche all’interno della commemorazione delle vittime del primo conflitto mondiale e della festa delle forze armate. In tal proposito sono da sottolineare ancora le toccanti parole di don Elio che, ricollegandosi a quelle celeberrime di Benedetto XV dice: «La guerra è un’inutile strage. La guerra è una follia che non deve ripetersi. Questa non è solo una messa in suffragio delle vittime, ma vuole e deve essere una preghiera al Signore affinché, con l’esempio della vita di Cristo, tali nefandezze non possano più verificarsi». Non manca nemmeno un ringraziamento speciale alle forze armate, ed in particolar modo ai carabinieri che svolgono servizio nel piccolo centro basso-molisano. «Un ringraziamento particolare va alle forze armate – conclude il parroco – per il servizio che svolgono con dedizione nella società. Che siano sempre di più strumento di pace!».
Terminata la messa la cerimonia si sposta sulla suggestiva Piazza del Popolo dove, dinanzi al monumento ai caduti, dopo le toccanti note de “Il silenzio”, il sindaco Michele Berchicci prende la parola e sottolinea, dopo i doverosi ringraziamenti di rito, l’orgoglio e la commozione nei confronti di chi ha dato la vita per il proprio paese. Concluso il discorso, il corteo, sulle note de “la canzone del Piave”, si sposta festante, in una piacevolissima atmosfera dal sapore anni cinquanta in cui sacro, profano religioso e civile si mischiano in un quadro di emozioni suggestive, dinanzi all’abitazione del compianto dottor Berchicci.
Qui il sindaco, accompagnato dal presidente del Lions club host di Termoli, dinanzi ai familiari e a tutta la cittadinanza, ha scoperto la targa commemorativa sulla quale sono incise le seguenti parole del giuramento di Ippocrate: “A me dunque che adempio a questo giuramento e non lo tradirò, sia concesso di godere dei frutti della vita e dell’arte, stimato perpetuo da tutti gli uomini».
Andrea Mastrangelo